In anteprima per tutti i lettori del blog di Avanguardia Nazionale questo mio pezzo, che spero, prima o poi possa essere contenuto in un libro.
Nel 1970 Stefano Delle Chiaie ripara in Spagna. Ed è proprio in questo
contesto che si ebbe il primo esperimento radiofonico di matrice
nazional rivoluzionaria. In quel periodo Avanguardia Nazionale era
sottoposta continuamente ad accuse pesantissime, alimentate
dai media di regime. Malgrado la situazione fosse oltremodo difficile,
era in atto un tentativo di unificazione tra A.N. e Ordine Nuovo su
iniziativa di Stefano Delle Chiaie.
Tra i principali attori di questo
progetto politico troviamo anche per la parte ordinovista:
Lello Graziani e Paolo Signorelli. C'era però la necessità di
rispondere alle tante accuse utilizzando un mezzo di informazione
estremamente semplice quanto efficace. Prendendo spunto da una radio
spagnola che trasmetteva all'estero in più lingue, per contrastare
la propaganda contraria al regime di Franco, Delle Chiaie chiese alle
autorità spagnole di poter utilizzare uno strumento identico per
controbattere l'azione di disinformazione rivolta contro A.N.
trasmettendo bollettini in italiano dalla Spagna. Come rammenta
lo stesso Delle Chiaie, nel suo libro L'Aquila e il Condor, non fu così
automatico ottenere tale concessione, perché gli spagnoli avevano il
timore di inasprire ulteriormente i rapporti con l'Italia. Fu necessario
quindi stabilire modalità e limiti da applicare
al programma radio, per poter usufruire dell'autorizzazione. In una
recente intervista, ho chiesto a Stefano Delle Chiaie quante emittenti
oltre quella spagnola avesse in dotazione Avanguardia. La sua risposta è
stata che: "Avanguardia Nazionale, non disponeva
di altre radio. L'unica emittente utilizzata fu quella che ci concesse
l'autorità spagnola. Trasmettevamo in Italia per un'ora al giorno ed il
gruppo redazionale era composto da cinque camerati latitanti italiani.
Avevo affidato la direzione della redazione
ad Elio Massagrande di Ordine Nuovo. Lo avevo fatto perché ero
impegnato nel tentativo di unificare A.N. e O.N. quindi questo incarico
era a sostegno della mia iniziativa". Massagrande concordava con il
leader di A.N. i testi da utilizzare alla radio che,
come sostiene Delle Chiaie ebbe una duplice funzione:" Da un lato
serviva per rispondere alle accuse che in quel momento venivano
riversate su A.N. . Era inoltre un mezzo per commentare, secondo la
nostra ottica, la situazione politica italiana".
La radio di Avanguardia Nazionale aveva una redazione molto snella
seppur efficace:"Era composta dalle suddette cinque persone e contava
esclusivamente sulla strumentazione fornita dalla radio spagnola. Questo
esperimento precorse i tempi, anche perciò che
concerne il percorso e la successiva evoluzione delle radio
alternative. Delle Chiaie non usa mezzi termini anche riguardo al
MSI:"all'epoca non vi erano radio alternative nel nostro settore ed il
"muro" della falsa informazione era compatto da destra a
sinistra". A quel tempo chiosa Delle Chiaie di "alternative vi erano
solo le accuse riversate su di noi e le nostre riflessioni, erano mirate
a concretizzare l'informazione che dovevamo opporre alla
controinformazione di regime". Da un punto di vista pratico,
i bollettini dalla Spagna incontrarono non poche difficoltà di
ricezione in Italia, dovute alla lunghezza d'onda utilizzata. Non sempre
fu facile raggiungere tutti. Resta il fatto puramente politico. Il
tentativo di A.N. di bucare il muro della informazione
faziosa e di regime, aggirando il monopolio Rai, fu senza dubbio,
almeno per quanto riguarda l'Italia, il primo relativo all'area
nazional rivoluzionaria.
Alessandro Alberti